lunedì 3 ottobre 2016

I nomi delle squadre - Capitolo 8

Torna la rubrica sui nomi delle squadre, arricchita dalle nuove perle partorite dalle menti geniali e bacate che infestano le leghe di tutta Italia.

Fantallenatore medio dopo aver concepito il nuovo nome della sua squadra
I Nostalgici
Klose dell'altro mondo
Gatta ci Kovacic

Quelli con il giocatore bandiera
Fiumi di Parolo
Il signore dei Padelli
Edindirindina
I Magnifici Sepe

Milanisti in incognito, ma non troppo
Niangnam Style
Forever Niang
Baccabulosi

Squadre creative
CSKAppa la Rissa






La Gazzetta della Telepatia

Dato che la vita del fantacalcista non è già abbastanza miserabile, ci si mette pure la Gazzetta, che oggi si è inventata telepate.

E sì, perché da oggi sono ufficialmente in grado di determinare le intenzioni dei giocatori semplicemente guardandoli. Con la sola imposizione delle mani! Fenomenali poteri cosmici, in un minuscolo spazio redazionale!

Ma che succede, dunque? Andiamo con ordine.

Ieri sera la Roma ha battuto 2-1 l'Inter. Il secondo goal, inizialmente attribuito a Manolas, è stato poi considerato dalla Lega autogol di Icardi. La ragione è semplice: il tiro di Manolas non era diretto in porta, ed è stato deviato non una, ma due volte. La prima da Perisic, che lo ha messo nello specchio; la seconda da Icardi, che ha spiazzato Handanovic cambiando la direzione della palla. 



Come ben spiega Fantagazzetta:

Le immagini sono state riviste, analizzate da diverse inquadrature ed in alta risoluzione. E i dubbi, pochi minuti fa, sono stati spazzati via: il gol che ha concesso alla Roma di tornare in vantaggio e segnato al minuto 76 è da considerarsi autorete di Icardi e non gol di Manolas. La deviazione di testa del difensore giallorosso sarebbe infatti terminata chiaramente fuori dallo specchio della porta: è merito del colpo di testa di Perisic se la traiettoria, inizialmente e chiaramente lontana dai pali della porta difesa da Handanovic, converge poi verso la rete. La posizione del 44 nerazzurro consente infatti di stabilire con assoluta certezza la natura della traiettoria del colpo di testa del difensore greco: l’autorete va quindi assegnata ad Icardi, il cui colpo di testa è poi decisivo per battere Handanovic.

Il regolamento UEFA, dove apparentemente la telecinesi non va di moda, dice che si tratta di autogol in tutti i casi in cui il tiro deviato era destinato a uscire se non fosse intervenuta la deviazione. Un concetto semplice, lineare, facile da implementare.

Ma la Gazzetta no. La Gazzetta si dà alla telecinesi, e con questo comunicato ai limiti del surreale dichiara:

E la Gazzetta ora che fa, si adegua? Da regolamento, per il concorso Magic Campionato valgono i tabellini pubblicati sul giornale, a differenza di Magic Champions, dove fanno fede i criteri della Uefa per l'attribuzione di un gol, o di Magic B, dove la Lega di Serie B ha l'ultima parola. La Gazzetta dello Sport, restando fedele ai propri criteri, conferma il +3 a Manolas, perché ritiene che la volontà del difensore della Roma fosse quella di tirare in porta di testa. Pazienza allora se la sua deviazione non fosse diretta nello specchio della porta, prima che Perisic e Icardi con due tocchi fortuiti la correggessero alle spalle di Handanovic. Per la Lega di Serie A, il criterio principale resta che il tiro fosse destinato sul fondo, mentre per la Rosea il principio fondamentale è la sua effettiva volontà di tirare .

Si adegua? Non sia mai: il conformismo ci fa schifo, distinguiamoci con una sonora corbelleria! Come diamine avete determinato l'effettiva volontà di tirare di Manolas? Non poteva essere una torre? In effetti non succede mai, in area di rigore. Avete interrogato Manolas? Non credo.

Rimane solo la lettura del pensiero. Bene, cara Gazzetta, spero che non siate in grado di leggere il mio, di pensiero, altrimenti morireste di infarto. 

Perché io avevo contro sia Manolas che Icardi. 

Perché io passo dal pareggio a una sconfitta per 3-1, e in questo momento spero solo che qualcuno vi fermi al semaforo e vi multi perché la vostra intenzione era quella di passare con il rosso, anche se eravate fermi.

Quanto ve lo meritereste, manica di cialtroni che non siete altro.