Cesar Prates, voto 7,5. Preso per sostituire nientepopodimeno che Zanchetta, che Josef a tutt'oggi nega di avere mai comprato, si rivelò peggio del suo predecessore, riuscendo a perder il posto nel Livorno, dove il suo unico concorrente come ala fluidificante era un cugino pigro di Pisolo.
Grazie alle sue funamboliche giocate, è riuscito a strappare il Bidone d'oro ad avversari agguerriti come Flachi, che oggi spaccia a Rozzano, e Toldo, che strappa le erbacce nel giardino di Julio Cesar.
Prates, dal canto suo, per la saudade è ritornato in Brasile, dove però ha trovato come unico ingaggio quello di lepre per le corse di tartarughe. Meteora Lenta
Nessun commento:
Posta un commento